Luci ed ombre per il Napoli 2016
Luci ed ombre per il Napoli targato 2016, anno che sta per fare le valigie. Gli uomini di Sarri giungono a questo punto dell’anno con molte luci ma anche con diverse ombre. Il lato positivo è rappresentato dagli 82 punti totalizzati nell’arco temporale che va dal girone di ritorno del torneo scorso alla penultima giornata del ritorno di quest’anno. Inoltre per gli azzurri c’è la consolazione di aver conquistato il primato assoluto di miglior attacco, ma c’è anche il rammarico di avere la peggior difesa degli ultimi anni. Il Napoli difatti se da un verso è una vera macchina da gol, dall’altro ostenta un pacchetto arretrato molto vulnerabile. Da notare che nei soli secondi tempi delle ultime due gare con Torino e Fiorentina la retroguardia partenopea ha incassato la bellezza di 6 gol ed è un dato poco invidiabile che offusca tutte le luci di questa squadra.
Come anticipato la formazione di Sarri termina l’anno con 82 punti nel carniere, di cui 35 relativi alle prime 18 giornate del campionato in corso, in più chiude con 101 gol totali segnati ed il terzo posto in classifica, a tre punti dal secondo posto della Roma ed a sette dalla Juventus capolista che però ha una gara in meno. Dunque da una parte ci sono queste luci che brillano per la bellezza del gioco spettacolare espresso quest’anno, dall’altra ci sono le ombre dovute ai troppi gol subiti dalla difesa, gol che sono giunti soprattutto per errori individuali.
Le quaranta reti realizzate da inizio torneo ad oggi costituiscono il record di segnature degli ultimi 5 campionati. Il precedente record apparteneva infatti alla compagine guidata da Rafa Benitez, che arrivò alla sosta del 2012 con 36 reti siglate. Di contro però ci sono le poco rassicuranti statistiche dei numeri negativi del reparto arretrato, che ha subito, finora già ben 21 gol, più sette rispetto allo scorso anno. Questi numeri purtroppo relegano il Napoli come la peggiore retroguardia delle ultime 5 stagioni. Mai prima d’ora gli azzurri nel recente passato, avevano subito tante reti a metà stagione. Sia Mazzarri che Benitez fecero meglio.
Tali numeri sono, sicuramente un campanello d’allarme per il tecnico che si ritrova, è vero al cospetto di un attacco atomico, però non è possibile segnare sempre cinque reti per vincere una gara. Dunque Sarri ha il non facile compito di riuscire a trovare, fin dalla ripresa del campionato i giusti rimedi per sanare le lacune dei suoi difensori, affinché nel prosieguo della stagione non si rischi d vedere compromessi i traguardi prefissati alla vigilia dalla società di De Laurentiis, la quale mira ad un piazzamento Champions in campionato e ad un onorevole cammino nella più prestigiosa competizione continentale.