Michelangelo Merisi, il Caravaggio: le famose Sette Opere della Misericordia e la Pala di Radolovich. Questo grande artista italiano del seicento, dotato di un immenso talento, ha influenzato non poco lo scenario pittorico della città di Napoli e si è messo in evidenza grazie a molteplici commissioni.
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio: le famose sette opere e la Pala di Radolovich. Caravaggio, questo lo pseudonimo adottato dal pittore milanese, fu un grande artista che ha fatto la storia della pittura italiana del diciassettesimo secolo, andando ad influenzare non poco anche lo scenario pittorico partenopeo, imponendosi all’attenzione dei circoli artistici e culturali più innovativi dell’epoca, in virtù della realizzazione della straordinaria tela delle Sette Opere della Misericordia. Un lavoro magnifico che gli permise di guadagnare ben 400 ducati. Attualmente la tela è custodita presso il Pio Monte della Misericordia, a Napoli.
Nell’archivio storico del Banco di Napoli esistono dei documenti che ricostruiscono in tutti i particolari, il preciso momento nel quale l’allora giovanissimo pittore lombardo ottenne l’ingente somma di danaro, quale compenso per la sua meravigliosa opera. Da tali documenti si evince che il Caravaggio ricevette, in data 9 gennaio 1607, i 400 ducati dalle mani dell’economo dell’Istituto di credito napoletano Tiberio Del Pezzo. L’ingente somma che oggi si aggirerebbe intorno ai 40.000 euro, fu ritirata dall’artista nella sede del Banco del Popolo in via Tribunali. Oltre a questa circostanza gli archivi del Banco di Napoli riportano sul Caravaggio, molto altro ancora.
Michelangelo Merisi: le famose sete opere e la Pala di Radolovich. Un facoltoso uomo d’affari ordinò al nostro complicato e stravagante pittore un quadro di ingenti dimensioni. Di questo lavoro troviamo l’intera descrizione nei documenti storici del Banco di Napoli. L’opera ritraeva la Madonna con in braccio il bambino, circondata di cori d’Angeli, quindi S. Domenico e S. Francesco abbracciati dalla mano dritta S. Nicolò e dalla mano di S. Vito. Si tratta della Pala di Radolovich: ma di essa non si hanno notizie certe. Alcuni studiosi affermano che sia stata distrutta nel corso di una rivolta del popolo, altri affermano che non è stata mai realizzata. Attualmente la sola immagine di uno dei primi capolavori eseguiti dal Caravaggio, all’ombra del Vesuvio, si trova descritta, sempre nei volumi del citato archivio storico del Banco di Napoli.