Rimini. Cadavere di donna chiuso in una valigia trovato al porto.
Ieri mattina a Rimini il cadavere di una donna, rinchiuso in una valigia, è stato rinvenuto nella darsena del porto. A fare la macabra scoperta alcuni lavoratori di passaggio, a bordo di una barca, incuriositi da quella valigia che galleggiava sulle acque, i quali hanno subito allertato la polizia ed i carabinieri.
La valigia con i resti della donna è stata avvistata nelle acque del porto della cittadina romagnola, nei pressi di via Destra. Dopo i primi rilevamenti il cadavere non presentava né tracce di maltrattamenti o percosse, e né segni di colpi di arma da fuoco.
Molto probabilmente la vittima è stata soffocata o strangolata, quindi fatta a pezzi e chiusa in quella valigia, per poi essere gettata in mare. Gli uomini che avevano trovato la valigia non erano riusciti a tirare fuori dall’acqua quello che, in apparenza, sembrava un semplice bagaglio, poiché risultava troppo pesante. Proprio la sua pesantezza ha destato i sospetti dei ritrovatori i quali hanno provveduto a dare l’allarme, chiamando la polizia.
La vittima che non è stata ancora identificata, pare essere di origini asiatiche e dell’apparente età di 40 anni, alta 170 cm. Il medico legale ha ipotizzato che la morte dovrebbe risalire a circa dieci giorni fa. Sul luogo del ritrovamento, oltre alle forze dell’ordine si è recato anche il magistrato competente Davide Ercolani. Intanto la polizia scientifica è al lavoro nel tentativo di scoprire indizi importanti a far luce sull’orribile vicenda. L’ipotesi, al vaglio degli investigatori, è quella dello strangolamento, un omicidio, però, dai risvolti molto misteriosi e macabri.
Intanto ieri, dopo i primi rilievi, i resti della donna sono stati trasportati al cimitero monumentale di Rimini al fine di ultimare tutti gli accertamenti da parte degli uomini della scientifica giunti da Bologna. Su quel che resta del corpo della vittima saranno effettuati nuovi esami per stabilire l‘identità della donna. Si tratta di un vero giallo a cui gli inquirenti dovranno dare una soluzione, tuttavia al momento gli interrogativi sono tantissimi.