Gasperini: “Il Napoli è fortissimo, i suoi gioielli sono Hamsik ed Insigne, due veri top player!”
Giampiero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, prossima avversaria degli azzurri sabato in quel di Fuorigrotta per il primo anticipo della ventiseiesima giornata di serie A, ha rilasciato un’intervista al quotidiano napoletano “Il Mattino” riportata nell’edizione di oggi. Ecco alcune delle sue affermazioni, a due giorni dal difficile match con la formazione di Maurizio Sarri:
“Il Napoli è stato lì, lì per entrare a far parte della mia vita, infatti, qualche anno fa fui chiamato dal presidente De Laurentiis per sedere sulla panchina degli azzurri, al posto di Walter Mazzarri, ma qualcosa si intoppò e non se ne fece più nulla. Mi dispiace, sarebbe stata una bellissima avventura allenare il Napoli. Tutta questa situazione che si è creata intorno alla vicenda De Laurentiis – Sarri, alla fine darà maggiore attenzione e concentrazione a tutto l’ambiente. Poi il valore di Sarri rimane immutato. Forse il presidente ha voluto soltanto creare della pressione positiva. Se gli azzurri, come mi auguro, passano il turno contro il Real, avranno avuto entrambi ragione. Non è semplice ovviamente. Ma il Napoli può vincere 2-0 in casa, è una cosa possibile. Il Real, in trasferta, è meno temibile che al Bernabeu ed il Napoli al San Paolo sarà diverso da quello visto a Madrid.”
Gasperini, inoltre, parla dei giocatori del Napoli:
“Se dovessi togliere due giocatori a Sarri, sicuramente, prenderei il capitano, Hamsik ed il napoletano, Insigne, due ottimi giocatori, anzi due top player che fanno la differenza anche in Europa. Poi il fatto che siano diventati grandi crescendo nel Napoli, rende la cosa ancora più bella. Per lo spirito di appartenenza dei tifosi nei loro confronti. Pavoletti? È un attaccante con grandi qualità, lo consigliai a Conte per inserirlo almeno nella lista dei 30 per gli Europei. A Genova i suoi gol furono determinanti per i nostri successi. Quest’anno mi pare sia molto condizionato dagli infortuni, ci vuole pazienza”.
“Tornando indietro negli anni non posso mai dimenticare quando da giocatore misi ko un certo Diego Maradona. Per giorni e giorni non mi fecero chiudere occhio, lo colpii con una manata, lui stramazzò al suolo, pieno di sangue, aveva una ferita al labbro che curarono poi, con quattro o cinque punti di sutura. Una grande paura ma non lo feci apposta, non me lo perdonarono facilmente i tifosi azzurri.”
Gasperini conclude concentrandosi sulla prossima partita:
“Infine, parlando del presente, non posso che ammettere la grandezza di questo Napoli, una squadra che sa il fatto suo, fortissima in attacco e capace di mettere in difficoltà chiunque. Per noi, sabato, sarà durissima. Tuttavia contro gli azzurri ce la giocheremo, non verremo a fare le barricate, anche la mia Atalanta predilige il bel gioco. Certamente sarà una bella partita, ve lo garantisco!”