Il neo tecnico rosanero Diego Lopez tenta il miracolo a Napoli
Il nuovo tecnico del Palermo, fino a qualche giorno fa, a casa sua in Uruguay, dall’altra parte del mondo, mai avrebbe immaginato di tornare nel campionato italiano che aveva lasciato alcuni anni fa, quando era alla guida del Cagliari. All’improvviso la chiamata del direttore sportivo rosanero, Nicola Salerno, a cui il presidente Zamparini aveva affidato l’ingrato compito di trovare un nuovo tecnico che sostituisse il dimissionario, ex azzurro, Eugenio Corini. E non solo: al neo allenatore del Palermo si chiede addirittura di tentare di compiere un vero e proprio miracolo che sulla carta appare impossibile. Salvare dalla retrocessione una squadra che a 17 giornate dal termine del campionato vanta soltanto 10 punti in classifica sarebbe assolutamente un’impresa memorabile.
Diego Lopez sa benissimo che le speranze sono ormai ridotte al lumicino, tuttavia, poichè ha un contratto fino al 2018 intende cominciare e finire l’avventura in Sicilia con tutti i rischi che ne conseguono, nel tentativo di dare una sua impronta a questa squadra sia, quest’anno in A, che eventualmente in serie B nella prossima stagione. Certamente il debutto a Napoli non è sicuramente l’occasione più adatta per incamerare punti, visto che si tratta di un testacoda nel quale il neo tecnico di Zamparini ha poco da chiedere. Ieri primo allenamento per l’ex Cagliari che domenica, nel posticipo con la formazione di Sarri rivoluzionerà il modulo tattico ripartendo dal suo canonico 4-3-3, schierandosi a specchio con gli azzurri.
Dal canto suo il patron Zamparini, intervenuto a Radio Kiss Kiss ha dichiarato che Lopez ha il compito di provare a riaccendere le speranze salvezza dando per adesso una scossa indispensabile ai giocatori che con l’avvento del tecnico uruguaiano potrebbero essere stimolati a mettersi in luce. Per il Napoli, sebbene il divario tre le due formazioni sia enorme, non sarà così facile venire a capo della partita. Tuttavia è sempre il campo a decidere il risultato e se i partenopei giocheranno come sanno non ci sarà trippa per gatti.