Massimo campionato: dodici squadre senza obiettivi

Massimo campionato, 12 squadre senza obiettivi

Massimo campionato: dodici squadre senza obiettivi

Il ventunesimo turno del massimo Campionato italiano, conclusosi con il posticipo tra Roma e Cagliari, vinto dai giallorrossi, di misura grazie alla rete di Dzeko nel secondo tempo, ha visto il pronto riscatto della formazione di Allegri che ha battuto, nel match dell’ora di pranzo la Lazio, con il punteggio all’inglese, ovvero 2 a 0, in virtù dei gol dei due argentini Dybala ed Higuain. Ma il risultato più prestigioso dell’ultima giornata è senza dubbio la vittoria degli uomini di Maurizio Sarri, al Meazza, contro i rossoneri, nell’anticipo del secondo turno del girone di ritorno del massimo campionato, disputato sabato sera. Un successo sofferto ma meritato che conferma il Napoli sul terzo gradino del podio di questo torneo.

Dunque niente è cambiato in testa alla classifica dopo i successi di Juventus, Roma Napoli. La Lazio nonostante la sconfitta rimane quarta, incalzata tuttavia dall‘Inter, ieri alla sesta vittoria di fila, ad un solo punto di distanza. In sesta posizione l‘Atalanta, corsara a Genova, sponda sampdoriana, mentre il Milan, a seguito del k o interno con il Napoli, scivola in settima posizione, fermo a quota 37 ma la squadra di Montella deve recuperare, come i bianconeri una partita. Infine la Fiorentina si colloca all’ottavo posto dopo il successo esterno sul Chievo e la contemporanea sconfitta del Torino, contro il Bologna.

A questo punto troviamo il vuoto assoluto. Già retrocesse, addirittura con un girone di anticipo, Pescara, Crotone e Palermo, non c’è più una lotta salvezza in coda alla classifica. Come non ci sono obiettivi da raggiungere neanche per le altre compagini che partecipano, ora virtualmente, al massimo campionato, vale a dire Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Empoli, Cagliari, Sassuolo, Udinese e Chievo.

Dunque ben dodici formazioni senza alcuna motivazione che potrebbero falsare la regolarità del campionato, favorendo a piacimento, l’una o l’altra squadra. Una situazione a dir poco ridicola che non fa altro che gettare ombre e sospetti di qui alla fine della stagione. Come diceva un personaggio politico di qualche anno fa: A pensar male è sbagliato, però a volte si indovina! Il presidente Tavecchio prenda provvedimenti affinchè l’anno prossimo non accada più quello che è accaduto in questo torneo.

 

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