Clamoroso insuccesso cinepanettone di De Laurentiis
Ancora un clamoroso insuccesso del cinepanettone natalizio di Aurelio De Laurentiis. Stando alle cronache il suo film “Natale a Londra” non ha riscosso il consenso del pubblico cinefilo italiano. Neanche a Napoli il genere proposto dalla casa cinematografica della Filmauro a cui fa capo il presidente del club azzurro, ha attirato il numero di spettatori, auguratosi dal noto produttore durante la presentazione del film.
Sta di fatto che questo è il terzo clamoroso insuccesso consecutivo dell’imprenditore romano, riguardante il cinepanettone di Natale. Infatti nemmeno negli ultimi due anni, le precedenti pellicole sono state presenti nelle classifiche dei film natalizi più visti. In parole povere il suo cinema è in piena crisi; nel difficile mondo della cellulosa, purtroppo il patron della società Calcio Napoli non riesce più ad attirare l’attenzione degli amanti del cinema. Del resto l’aver rinunciato perfino a Carlo Verdone che in passato aveva mantenuto a galla la Fiulmauro, è stato il primo clamoroso flop della casa cinematografica.
Al momento, dunque, gli unici introiti della famiglia De Laurentiis sono quelli derivanti dalla società azzurra, sola fonte di guadagno, oramai. Parafrasando lo stesso cinepanettone del produttore presidente, potremmo affermare: “Che Dio salvi il cinema” altrimenti ci sarà poco da fare, dopo quest’ultimo clamoroso fallimento del film di Natale, è meglio che l’azionista della Filmauro cambi mestiere.
Dopo numerose settimane di continua promozione della pellicola in questiione ci si aspettava un risultato diverso, specialmente nel giorno di Natale, tuttavia gli italiani hanno snobbato Natale a Londra, preferendo andare su altri generi. In fatto di soldoni, da quando è uscito, cioè dal 15 dicembre scorso, fino a ieri giorno di Santo Stefano, il nostro cinepanettone ha incassato ai botteghini soltanto 700.000 euro, a conferma che il cinema in genere, nonché la proposta offerta al pubblico da parte dell’imprenditore cinematografico a capo della Filmauro ha bisogno di innovazioni.