Il fenomeno della violenza contro le donne è ancora fortemente radicato nella nostra società e sta assumendo proporzioni allarmanti.
La prevenzione della violenza di genere è purtroppo ancora carente. Sino ad oggi i casi di femminicidio registrati sono già oltre cento, una media di più di uno ogni tre giorni.
Se da un lato il quadro normativo che punisce questi reati si è fatto nel tempo sempre più rigoroso, dall’altro la prevenzione è ancora inadeguata. Mancano ancora campagne di sensibilizzazione efficaci nei confronti dell’opinione pubblica, in particolare dei più giovani, per diffondere una cultura del rispetto delle differenze di genere e della non violenza nelle relazioni.
Anche il sostegno alle vittime di violenza è carente. Nonostante i centri antiviolenza siano aumentati negli ultimi anni, le risorse a loro disposizione sono ancora insufficienti per garantire un supporto adeguato a tutte le donne che subiscono maltrattamenti. Spesso le vittime si trovano in condizioni di isolamento e si scoraggiano dal denunciare per paura di ritorsioni.
Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari) oppure: chatta direttamente da qui, con una nostra operatrice.
Il sovraffollamento dei centri antiviolenza è all’ordine del giorno, a causa della mancanza di finanziamenti non completamente sufficienti. In proposito il governo sta stanziando nuove risorse che a breve dovrebbero essere destinate agli operatori ed alle strutture che svolgono un ruolo essenziale nel sostenere le vittime. Comprese le associazioni che offrono percorsi di recupero agli uomini maltrattanti, affinché modifichino i propri atteggiamenti violenti. Anche la formazione delle forze dell’ordine andrà potenziata, affinché gli operatori siano in grado di gestire adeguatamente i casi di violenza domestica e instaurare un rapporto di fiducia con le donne.
È necessario un maggiore impegno da parte delle istituzioni, che negli ultimi tempi pare si stia sviluppando, per prevenire il manifestarsi di una mentalità manipolatoria e patriarcale, fin dai banchi di scuola. Allo stesso tempo è fondamentale potenziare l’assistenza legale e psicologica fornita ai centri antiviolenza, affinché ogni donna che subisce abusi si senta protetta e incoraggiata a chiedere aiuto. Solo con un approccio corale che coinvolga politica, scuola e società civile sarà possibile arginare un fenomeno così radicato e far procedere efficacemente il nostro Paese verso una concreta parità di genere.
“Va promossa nella società un’idea di amore sano, basato sul consenso e sul rispetto della libertà dell’altro, contro la cultura del dominio e del controllo spesso veicolata anche dai media.”
I numeri relativi al femminicidio, sono drammatici ma probabilmente sottostimati, perché molte violenze non vengono denunciate. Occorre promuovere campagne per incoraggiare le donne a rompere il muro del silenzio. Fondamentale sarà, attuare programmi nelle scuole per educare i ragazzi al rispetto dell’altro, combattendo tutti gli stereotipi di genere che continuano ad alimentare atteggiamenti discriminatori e possessivi.
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