The Kashmir files: il film molto discusso del regista indiano Vivek Agnihotri. Nel 1990 mezzo milione di indù del Kashmir furono attaccati da bande di predoni islamici.
The Kashmir files: Trentuno anni fa, nel 1990 per la precisione, mezzo milione di indù del Kashmir subirono un vero e proprio genocidio nella valle del Kashmir da bande di predoni islamici. Seguirono brutali omicidi e stupri. Anche un giudice dell’Alta Corte di Srinagar venne fucilato in pieno giorno.
In foto copertina, Indú del Kashmir.
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Mentre l’allora Primo Ministro del Kashmir, Farooq Abdullah, abdicava completamente alla sua responsabilità, probabilmente colluso con le bande. Dunque 500.000 indù del Kashmir non ebbero altra scelta che andarsene o restare indietro e morire.Molti morirono in totale povertà e la maggior parte andò avanti con la propria vita con il misero e scarso sostegno del governo indiano, sperando un giorno di tornare alle loro case, le case in cui i loro antenati sono sopravvissuti a sei precedenti genocidi.
The Kashmir files: Anche dopo 31 anni, anche dopo la rimozione delle leggi che hanno fortemente contribuito a questo genocidio, l’India non ha alcuna soluzione per riportare indietro queste persone, perché le manca il coraggio di affrontare la realtà del fondamentalismo islamico e il coraggio di smantellare le infrastrutture del terrore. Peggio ancora, la loro storia non viene quasi mai discussa apertamente in India anche dopo oltre un trentennio.
I registi Vivek Agnihotri e sua moglie, Pallavi Joshi, hanno deciso di affrontare il tema con coraggio e lucidità. Hanno fatto ciò che l’India non ha fatto per 31 anni: mostrare il vero volto del genocidio indù del Kashmir nel loro film, The Kashmir Files, che è attualmente proiettato anche negli Stati Uniti.
The Kashmir files è un film che deve essere mostrato a tutti. È un promemoria delle minacce che la civiltà indiana sta affrontando e di come è giunto il momento di agire in modo più risoluto e energico rispetto agli anni passati. L’arte è soprattutto risveglio delle coscienze, richiamo all’etica, alla morale, alla tolleranza e alla fratellanza. Auguriamo tanta fortuna, pertanto, a The Kashmir Files di Vivek Agnihotri.
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