Racconti zen sulla paura: la saggezza orientale ci insegna ad affrontarla. Il tema della paura è uno dei tanti temi che si ritrovano tra le righe scritte dai monaci buddisti.
Racconti zen sulla paura: La paura è un’emozione che capita a tutti di provare e che talvolta può impedirci di vivere con serenità. Se ci blocca totalmente, è il momento di affrontarla con forza e decisione. Un singolare racconto zen ci insegna “metaforicamente” come agire. I racconti zen sono vere e proprie perle di saggezza orientale su come affrontare la vita, e che vengono trasmesse da generazione in generazione. Hanno come obiettivo quello di indurre alla meditazione, alla riflessione, all’introspezione.
Il tema della paura è uno dei tanti temi che si ritrovano tra le preziose righe scritte dai monaci buddisti. Va riconosciuta, accettata e combattuta. Ci insegna a crescere e non deve essere necessariamente vista in maniera negativa. E’ impossibile eliminare totalmente la paura, può e deve essere compresa e gestita a seconda delle situazioni di vita che attraversiamo.
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L’Illusione Della Paura
In un antico monastero cinese, c’era un monaco, che ogni volta che si ritirava in meditazione, vedeva un lupo inferocito che lo inseguiva. Egli non riusciva più a meditare a causa di questa visione. Aveva iniziato anche ad aver paura a prendere sonno la sera, perché ogni volta che chiudeva gli occhi era assalito da quell’animale così reale ai sensi.
Così un giorno andò dal suo maestro per chiedergli consiglio, e disse: “Maestro adorato, aiutatemi. Un lupo inferocito mi perseguita. Ho molta paura, non riesco più a meditare e neanche a dormire. Cosa devo fare?”. Il Maestro rispose: “Tieni questo pennello, quando vedrai il lupo disegnagli una bella croce sul petto e vedrai che scomparirà”. Il discepolo era un po’ titubante, ma era anche molto fiducioso nel suo venerato maestro, così si mise subito a meditare con in mano il pennarello. Quando chiuse gli occhi, dopo pochi attimi, il lupo apparve. Preso da grande forza e volontà nel vincere quella paura, quando il lupo gli saltò di sopra, prese il pennello e fece una bella croce nel suo petto e il lupo, improvvisamente, scomparve.
Preso da grande gioia, il giovane monaco andò dal suo maestro per raccontargli della buona riuscita e disse: “Maestro, avevate ragione, quando ho fatto una croce sul lupo, improvvisamente è scomparso. Ho vinto la mia paura, di questo ve ne sono grato, ma vi prego, spiegatemi cosa è accaduto al lupo?”. Il maestro sorridendo gli disse: “Hai visto il tuo petto?”. Il discepolo, così, chinò gli occhi sul suo corpo e vide che era segnato da una croce, la stessa fatta un attimo prima al lupo. Così egli capì che le paure e le preoccupazioni erano solo frutto dei suoi pensieri, ma non di realtà concrete.
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