L’arte della pasticceria in Campania: Anna Chiavazzo ed il cibo come memoria

L’arte della pasticceria in Campania: Anna Chiavazzo e la sua profonda poetica del “cibo come memoria”.

 

“Sa perché mangio sempre radici?”. “No. Perché?” “Perché le radici sono importanti”.

Dal film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino

Parafrasando la locuzione latina Memento Audere Semper di Gabriele D’Annunzio, ci dilettiamo a descrivere la “poetica” della maestra pasticciera Anna Chiavazzo con una locuzione simile, di nostra fantasia: Memento Fruor Semper, ovvero Ricordati di gustare, di godere sempre (con consapevolezza), in riferimento al cibo.

Anna Chiavazzo, pasticciera nell’animo da sempre, ha sin da giovanissima coltivato una grande passione per la pasticceria e per il cibo: “Ho creduto fortemente nella mia passione, ciò sempre con la ferma la volontà di raccontare il cibo con i 5 sensi, riportando l’attenzione sulla tradizione e su ciò che offre il territorio natìo.”

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Anna Chiavazzo.

Ci stupisce il suo concetto “zen” di gusto associato alla memoria, che condivide con noi in termini semplici e di grande profondità. Anna reputa l’azione di “gustare”, sia importante dal punto di vista emozionale, sia da quello strettamente intellettivo, della coscienza e della consapevolezza di ciò che si sta mangiando: “Credo fortemente nei sapori che raccontano la nostra memoria. E’ importante l’innovazione, fondamentali sono le tecnologie che aiutano a migliorarci nel nostro lavoro. Tuttavia ma non bisogna mai smarrire le radici, il punto di partenza. Io ad esempio amo spesso preparare gli struffoli, un cibo che per me è un salto meraviglioso nella memoria, memoria che racconta le mie emozioni, i rituali familiari, gli affetti e la bellezza conservata nelle piccole cose e nei piccoli gesti.”

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“Credo fortemente nei sapori che raccontano la nostra memoria. Non bisogna mai smarrire le radici, il punto di partenza. ” (Anna Chiavazzo)

Anna Chiavazzo crede fortemente nel Web, e del suo notevole potere di riscoperta identitaria: “Credo che il Web in questo momento storico sia fondamentale come strumento di racconto e di confronto e di conoscenza oltre che riscoperta della nostra identità. Inoltre mi da l’opportunità di far conoscere i procedimenti con i quali vengono alla luce le mie creazioni, riducendo al minimo i filtri tra me e gli utenti.”

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