Ciro Immobile, attaccante della Lazio, decide il match del Mapei Stadium di Reggio Emilia, tra Italia e Israele, con un colpo di testa su imbeccata di Candreva, facendo tirare un sospiro di sollievo a Ventura, ma è stata una vittoria molto sofferta.
Gian Piero Ventura conferma nuovamente il suo 4-2-4 anche al Mapei Stadium, contro la nazionale Israeliana, nel tentativo di scardinare la difesa degli ospiti per giungere ad una vittoria che riporti un pò di serenità nell’ambiente azzurro dopo la tempesta di Madrid. Ma quanta fatica e quanta sofferenza per abbattere la resistenza di Israele, messa molto bene in campo dal suo commissario tecnico e capace di chiudere, sempre tutti i varchi agli avanti italiani.
L’italia centra, tuttavia, l’obiettivo prefissato, grazie ad una prodezza dell’attaccante laziale Ciro Immobile, che nel secondo tempo, con un colpo di testa, su cross di Candreva mette, alla spalle del portiere avversario, il gol che decide la partita e fa respirare Ventura. In virtù di questo successo la nazionale azzurra mette le mani su quel secondo posto nel gruppo G di qualificazione mondiale che garantisce un posto nei playoff di novembre.
Ma veniamo alla gara di ieri:; rispetto al match con la Spagna due sole novità, ovvero Astori al posto dell’infortunato Chiellini e Conti in luogo dello squalificato Bonucci. Due sostituzioni forzate che non intaccano il modulo voluto dall’ex allenatore granata. I quattro attaccanti hanno il compito di affondare nelle linee difensive di Israele con Ciro Immobile ed il gallo Belotti a fare da torri in area di rigore. Il primo tempo dell’Italia è però da dimenticare; sembrano riapparire i fantasmi del Bernabeu, dagli spalti, al fischio di chiusura della prima frazione di gioco, piovono fischi, il pubblico è molto deluso.
Durante l’intervallo, negli spogliatoi, Ventura si fa sentire dai suoi, che sferzati rientrano in campo con un’altra verve. Ci prova subito De Rossi dalla distanza ma il suo tiro è respinto dall’onnipresente Ben Haim, mentre qualche minuto più tardi è il portiere Harush a salvarsi in angolo su un rasoterra di Ciro Immobile. Nel frattempo il claudicante Conti è costretto lasciare il posto al neo giocatore del Chelsea Zappacosta, ma l’assetto tattico non cambia.
Il nuovo entrato spacca la partita, regalando velocità, sicurezza difensiva, e tanti spunti sulla destra, insomma un’ottima prestazione per l’ex esterno del Torino. L’Italia sotto la nuova spinta di Zappacosta si porta costantemente nei pressi dell’area di Israele e finalmente trova il meritato gol del vantaggio al 53esimo minuto di gioco, come anticipato, con Cito Immobile.
Allora il ct israeliano Levi decide di cambiare qualcosa inserendo in campo il Ben Haim omonimo dell’altro, per Melikson e la mossa per poco non porta al pareggio, perché al 66’ il nuovo entrato infila in contropiede la difesa azzurra salvata da un gran recupero di Barzagli che interrompe la discesa del nuovo entrato verso la porta di Buffon.
Scampato il pericolo gli azzurri continuano a riversarsi in attacco alla ricerca della seconda rete e collezionano un’infinità di corner che però non danno alcun esito. Intanto la gara si trascina verso la fine senza più grandi sussulti. Arriva così la vittoria che era la cosa più importante e Ventura tira un sospiro di sollievo.
