Arek Milik è tornato. Il polacco del Napoli a segno dopo 208 giorni
Il campionato di Serie A ha ritrovato Arek Milik, un collaudato bomber di razza che, a inizio stagione, aveva fatto parlare tanto di sé, al punto da essere additato come il vero erede di Gonzalo Higuain, nel Napoli di Sarri. Appena qualche minuto dopo il suo ingresso in campo, al Mapei Stadium, contro il Sassuolo, è arrivato il suo primo gol, post guarigione infortunio, dopo ben 208 giorni dall’ultima marcatura del 28 settembre 2016, nella gara contro il Benfica, al San Paolo, in Champions League.
Pochi giorni dopo quel match, Arek Milik si infortunava gravemente, durante una partita con la Nazionale polacca, procurandosi la rottura del crociato al ginocchio sinistro. Un lungo stop dai campi di calcio ed una corsa contro il tempo nel tentativo di tornare a giocare ed a segnare, nelle ultime giornate di campionato.
Il recupero dell’attaccante ex Ajax è stato prodigioso, sicuramente in tempi molto più brevi di quanto ci si aspettasse. Arek Milik è rientrato in campo, seppur per scampoli di partita, già più di un mese fa. Ovviamente per ritrovare la forma migliore ci vorrà ancora un pò, tuttavia Arek è sulla strada buona.
In area di rigore, il centravanti polacco si è confermato quell’attaccante rapace che avevamo conosciuto nella prima parte della stagione. Un autentico bomber che senza l’infortunio, probabilmente, avrebbe lottato per la classifica cannonieri. Arek Milik è tornato al gol nello stesso giorno in cui a segnare era stato, ancora una volta Mertens, ossia colui il quale lo aveva egregiamente sostituito durante la sua assenza. Ottava rete in stagione, quinta in campionato per il ritrovato attaccante azzurro, che ora metterà in difficoltà Sarri.
Forse il gol di Milik è l’unica buona nuova che giunge da Reggio Emilia dopo la delusione del risultato. In queste rimanenti gare, il Napoli potrà finalmente contare anche sull’apporto in zona gol dell’attaccante polacco, senza nulla togliere, ovviamente, al folletto belga Dries Mertens che merita, sempre, la massima fiducia del tecnico azzurro.
