Carlo Giuffré, un’altra parte di Napoli che se n’è andata, il mondo del cinema e del teatro è in lutto

Carlo Giuffré, un’altra  parte di Napoli che se n’è andata, il mondo del teatro e del cinema  è in lutto. Il noto artista partenopeo recitò per lungo tempo con il fratello Aldo nel teatro di Eduardo De Filippo; è ricordato anche per aver interpretato diversi  personaggi della commedia all’italiana. Il polivalente attore del cinema e del teatro italiano, avrebbe compiuto novanta anni tra poco più di un mese. 

Il mondo del cinema e del teatro piange la scomparsa del celebre attore napoletano Carlo Giufffé. Con la sua dipartita se ne va un’altra parte di Napoli. Era infatti amato ed apprezzato dal popolo partenopeo in virtù del fatto che, grazie al suo innato talento. aveva dato lustro al capoluogo campano. Recitò, come tutti ricorderanno, assieme al fratello Aldo, anch’egli passato a miglior vita, otto anni fa, per molto tempo nel teatro del commediografo Eduardo De Filippo. I suoi fans lo ricordano, soprattutto, per aver interpretato tanti personaggi della commedia all’italiana, genere molto in voga, una ventina di anni fa. Il protagonista del grande schermo e del sipario avrebbe compiuto novant’anni tra poco più di un mese.

Carlo Giuffré si diplomò all’Accademia nazionale d’arte drammatica, iniziando poi a lavorare con il fratello Aldo in teatro già a soli diciannove anni. Nel 1949 debuttò con Eduardo De Filippo, inaugurando con il celebre filosofo concittadino una lunga collaborazione. Successivamente, nel 1963 entrò a far parte  della Compagnia dei giovani formata da Giorgio De Lullo, Rossella Falk, Romolo Valli ed Elsa Albani. Resterà con loro per ben  otto anni. Tra i testi portati sulla scena citiamo “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, “Tre sorelle” di Cechov, “Egmont” di Goethe. Ma il suo amore per la commedia lo portò a diventare regista grazie alle straordinarie commedie di Eduardo, quali  “Le voci di dentro”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago” e “Natale in casa Cupiello”.

Di notevole importanza anche la sua carriera di attore cinematografico, fu grande il successo ottenuto con  “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli “Pinocchio” di Roberto Benigni n cui interpreta il ruolo di Geppetto. Negli anni ’70 divenne molto famoso   per la sua partecipazione alle così dette commedie sexy: tra queste ricordiamo , “La signora è stata violentata!” del 1973 e “La signora gioca bene a scopa?” del 1974. Non poteva mancare ovviamente nel suo repertorio il piccolo schermo: in televisione, Carlo Giuffré partecipò  agli sceneggiati “Tom Jones” e “I Giacobini”. Nel 1971 fu addirittura il presentatore del Festival di Sanremo.

Il poliedrico artista partenopeo, nel 2007, in occasione della consegna del tributo alla carriera assegnatogli dal “Premio Eti – Gli olimpici del teatro”,venne insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica, Sempre in  quello stesso anno portò in scena un altro classico di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità“. Carlo Giuffrè fece la sua ultima apparizione in teatro tre anni or sono in virtù dell’adattamento teatrale del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”. Mentre la sua ultima interpretazione al cinema ci fu un anno dopo in un  film di Vincenzo Salemme “Se mi lasci non vale”.

“Con la scomparsa di Luigi De Filippo e Carlo Giuffrè, cala il sipario, definitivamente, sul teatro napoletano di tradizione” ha scritto sui social Nello Mascia, regista e attore. “Quaranta anni di vita teatrale passata insieme”, ricorda con un pizzico di evidente emozione,  Lucio Mirra del teatro Diana, parlando dell’amico e dell’artista.

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