Da oggi la Campania ospita il progetto Unesco che mette in rete cinque regioni

Da oggi la Campania ospita il progetto Unesco che mette in rete cinque regioni. Si tratta di un piano realizzato dall’Associazione Province Unesco Sud Italia e promosso dall’Unione delle Province d’Italia, il quale  tocca 14 siti Unesco del Sud. Capofila è la Provincia di Matera; quattro le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; sei i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; due Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; due le Città Metropolitane: Bari e Palermo.

Partendo da oggi la Campania ospita il progetto Unesco che mette in rete cinque regioni. Dopo la prima tappa in Puglia, adesso tocca alla nostra regione fare da sede del progetto rete siti Unesco, realizzato dall’Associazione province Unesco del Sud e sensibilizzato  dall’Upi (Unione delle Province d’Italia). Il piano, abbastanza complesso, tocca  14 siti Unesco facenti parte del Mezzogiorno della penisola. Capofila è la Provincia di Matera; 4 le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; 6 i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; 2 Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; 2 le Città Metropolitane: Bari e Palermo. Per quanto riguarda la Campania, i siti Unesco interessati sono: la Costiera Amalfitana della provincia salernitana, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, sempre nel salernitano, il Complesso monumentale di Santa Sofia, a Benevento, la Reggia di Caserta con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli ed il Complesso di San Leucio.
Da oggi la Campania ospita il progetto Unesco che mette in rete cinque regioni. Questo importante progetto si pone l’obiettivo di promuovere i siti dell’Unesco dei territori che partecipano all’iniziativa, al fine di farli diventare un incentivo per lo sviluppo di tutta l’area. Lo scopo  è quello di far nascere una rete tra i territori del meridione che ospitano un sito Unesco, per promuovere, cominciando dalle qualità attrattive del brand Unesco, e mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, tutte le risorse del paesaggio della  cultura, e della gastronomia di queste zone in un’offerta turistica unica e integrata. A tal proposito il Presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, il dottor Giuseppe Canfora, si è detto molto  sodisfattodel lavoro svolto finora dalle province che hanno abbracciato il progetto.
Da oggi la Campania ospita il progetto Unesco che mette in rete cinque regioni. In verità le Province che aderiscono  al progetto hanno già iniziato  delle azioni di cooperazione e si sono riunite in un gruppo denominato  Associazione Province Unesco Sud Italia, per creare condizioni di innovazione e per tutelare l’interesse comune in seno alla valorizzazione dei siti e dei sistemi turistici locali.  Il progetto può essere un’occasione unica per creare una maggiore collaborazione e per gettare le basi di un ampliamento  ed un consolidamento dello  sviluppo del sistema turistico del meridione. Insomma occorre far accrescere  i flussi turistici verso le destinazioni dei siti Unesco, affinchè  questi possano diventare il mezzo  per lo sviluppo di tutta l’area.

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