Gigi Di Biagio male la prima
Allenatore Nazionale Italiana Gigi Di Biagio

Gigi Di Biagio: male la prima, Italia sconfitta dall’Argentina 2-0

Gigi Di Biagio: male la prima, Italia sconfitta dall’Argentina 2-0, impacciata la prova dell’italo-brasiliano Jorginho. Il tecnico romano è atteso da un grosso lavoro di ricostruzione. Pur senza la stella Messi la nazionale sudamericana ha avuto facilmente ragione degli avversari, con due reti, nell’ultima parte dell’incontro, di Banega e di Lancini. Martedì si replica, a Wembley contro l’Inghilterra.

Gigi Di Biagio ha esordito, ieri sera a Manchester, sulla panchina dell’Italia maggiore; ebbene per il traghettatore azzurro è arrivata una sconfitta che evidenzia il momento nettamente negativo di questa nazionale che non riesce più a trovare i meccanismi giusti e le giocate individuali che in passato hanno fatto la differenza. La poca qualità della squadra azzurra è risultata lampante, grazie al gioco migliore degli argentini, complice anche la non convincente performance del “napoletano” Jorginho, non apparso nei suoi standard abituali. Ovviamente non occorreva l’amichevole di lusso contro la nazionale di Sampaoli per capire che Gigi Di Biagio, ora come ora, è atteso da un duro lavoro di ricostruzione nel tentativo di riportare l’Italia a galla dopo lo sprofondamento negli abissi, dovuto all’eliminazione dalla manifestazione mondiale, del prossimo mese di giugno in Russia.

L’esame di Manchester contro l’Argentina ha messo ancora una volta in luce tutti i limiti di una nazionale che sembra aver perso il bandolo della matassa. Il calcio italiano è in crisi, immensa, la differenza di gioco, il fraseggio, il palleggio, rispetto alla formazione di  Sampaoli, che per gran parte del match ha fatto quello che voleva con il pallone incollato ai piedi di interpreti straordinari. Il dramma odierno è quello di vedere una nazionale lontanissima dai fasti di un tempo. Molti avevano criticato la scelta del neo ct Gigi Di Biagio di presentare nuovamente tra i pali Buffon, dipinto come un vecchietto che doveva andare solo in pensione, invece, il portiere della Juve ha dimostrato di essere sempre lui ed ancora molto utile.

La sorpresa negativa è stata, come detto, quella del centrocampista del Napoli Jorginho; contro Higuain e compagni l’italo-brasiliano ha sbagliato di tutto e di più. Peggio di così non poteva fare,  raramente ha trovato l’intesa con i colleghi, a differenza di quel che accade a Napoli, dove il gioco della squadra è un orologio svizzero e Hamsik è sempre lì, a fornire una stampella al compagno. Ignorato da Conte e Ventura, è stato finalmente inserito nel progetto di Gigi Di Biagio, dopo aver, peraltro già partecipato all’umiliazione milanese contro la Svezia dove però fu uno dei pochi che si salvarono. Jorginho dunque è chiamato a fare molto di più per non deludere chi, a ragione, aveva reclamato il suo inserimento nel gruppo azzurro.

L’altro giocatore del Napoli, Insigne, pur avendo fatto meglio del compagno, si è mangiato un possibile gol davanti al portiere argentino, come accaduto a Milano con l’Inter: se a Napoli è un leader incontrastato il suo rapporto con la nazionale è sicuramente a corrente alternata.

Insomma, se l’allenatore romano aspira a diventare un punto fermo sulla panchina azzurra, deve dare all’Italia quell’identità perduta.

Crono.news periodico online di informazione e formazione. Un magazine digitale indipendente, libero da ideologie e preconcetti. Un nuovo modo di comunicare e condividere l’informazione e la conoscenza.