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Keith Jarrett vince il Leone d’oro alla carriera alla Biennale musica 2018 di Venezia

Keith Jarrett vince il Leone d’oro alla carriera alla Biennale musica 2018 di Venezia. Il settantaduenne pianista e compositore statunitense ha battuto il franco-argentino Sebastian Rivas, fra i più originali autori della sua generazione, al quale è andato il Leone d’argento.

Keith Jarrett, noto pianista e compositore americano, si è aggiudicato, alla Biennale della Musica 2018 di Venezia, il Leone d’oro alla carriera, precedendo il franco-argentino Sebastian Rovas, a cui è andato il secondo posto ed il conseguente Leone d’argento. Il prestigioso premio è stato assegnato al musicista settantaduenne statunitense dal Consiglio d’Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, in accoglimento della  proposta del direttore del Settore Musica Ivan Fedele.

Musicista di grido assoluto, che ha conquistato il pubblico con più di 4 milioni di dischi venduti per il Kln Concert, Keith Jarrett riceverà l’ambito riconoscimento, tuttavia, soltanto al 62esimo  Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, che si terrà dal 28 settembre al 7 ottobre 2018, il giorno 29 settembre. In quella data Keith Jarrett si siederà al pianoforte per essere protagonista di una delle sue leggendarie improvvisazioni, che sono degli accadimenti rari e irripetibili i quali hanno sempre fatto parte integrante  della vita artistica del pianista e compositore, contribuendo a ridisegnare  la scrittura pianistica.

La giuria che ha insignito del Leone d’oro alla carriera, il musicista americano, ha così giustificato la propria scelta:

Acclamato da tutti come uno dei più importanti pianisti per quanto concerne l’improvvisazione ed il jazz Keith Jarrett è un artista che ha dato prova di uno  straordinario talento e creatività in vari generi musicali, tra cui la musica classica, riuscendo a comporre delle partiture raffinate ed accattivanti al tempo stesso. La sua enorme discografia rappresenta la conferma inequivocabile  di un’arte senza confini e di una personalità esclusiva nel campo del jazz, il cui contatto e lo stile così personali lo innalzano a  maestro universale della storia della musica”.

Come anticipato Sebastian Rivas, uno tra i più originali autori della sua generazione, ha conquistato il Leone d’argento, premio che gli sarà attribuito, ufficialmente, sempre, al 62esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, il 6 ottobre: serata, peraltro, in cui andrà in scena Aliados, ‘opera del nostro tempo’, come recita il sottotitolo, incentrata sui personaggi storici di Margaret Thatcher e Augusto Pinochet.

“Argentino di nascita ma francese di adozione, Sebastian Rivas  immette nella sua musica il ‘duende’ ispano-americano con il contatto sistematico della contemporaneità occidentale ostentando una vocazione del pensiero a creare le trame sempre più rinnovate dell’inquietudine. Il suo enorme talento musicale ne fa di Rivas  uno dei protagonisti più interessanti e innovativi della  musica giovane dei giorni nostri. Questa la motivazione al riconoscimento del Leone d’argento alla carriera di Sebastian Rivas.

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