città di Cosenza -inegnati in cattedra con diplomi falsi

Città di Cosenza: indagati 33 insegnanti colpevoli falsità ideologica

Città di Cosenza: indagati 33 sedicenti insegnanti accusati di falsità ideologica: si servivano di diplomi falsi per l’inserimento nelle graduatorie per l’assunzione nelle scuole primarie e del’infanzia.

Dopo una difficile e delicata indagine investigativa da parte dei militari dell’Arma dei carabinieri della stazione della città di Cosenza, in merito a degli insegnanti sospettati di falso ideologico, stamane sono risultati indagati ben 33 insegnanti, accusati del reato di falsità ideologica commessa dal privato e falsità materiale in atto pubblico. 

Le indagini, avviate dai carabinieri, già, nell‘ottobre dell’anno scorso hanno permesso di scoprire un vasto giro, peraltro molto diffuso sull’intero territorio italiano, atto alla falsificazione ed all’utilizzo di diplomi apparentemente regolari rilasciati da alcuni istituti magistrali statali e paritari della provincia della città di Cosenza, e da scuole preposte all’insegnamento di sostegno, rivolto agli alunni portatori di handicap, redatti dall’Istituto nazionale scuole e dai corsi professionali della città di Cosenza.

Si è scoperto, quindi, che tali documenti completamente falsi erano stati adoperati dai sedicenti insegnanti, indagati, nell’ambito del territorio nazionale, sia per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, sia in quelle d’istituto, proposti all’assunzione, in qualità insegnante nelle scuole primarie e dell’infanzia.

Per di più i militari, oltre a scoprire l’astuto inganno di queste persone che non avevano alcun titolo di studio valido per richiedere l’insegnamento, hanno anche proceduto, in questi giorni, al sequestro, presso gli istituti scolastici in cui insegnavano i falsi insegnanti dei diplomi originali abilmente contraffatti, per un totale, per ora di 13 di istituto magistrale e di 22 di specializzazione per l’insegnamento di sostegno.

Data l’indagine dei carabinieri, ancora in corso, molti dirigenti scolastici hanno, pertanto adottato provvedimenti di sospensione nei confronti degli insegnanti assunti sulla base di titoli risultati in seguito falsi. La capillare attività investigativa ha messo in luce una situazione di estrema gravità, dal momento che, fino ad oggi, tutti gli indagati hanno svolto il lavoro di insegnante, pur non avendone i requisiti necessari richiesti dalla legge.

Ora come ora la Procura della Repubblica di Cosenza  ha iscritto nel registro degli indagati 33 persone  tutte originarie della provincia di Cosenza, ma l’attività d’indagine continua su tutto il territorio italiano, per accertare se ci siano altri casi del genere.

 

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