Due casi di uova al fipronil, destinate al commercio, registrati in Campania

Due casi di uova al fipronil, destinate al commercio, registrati in Campania

Allarme uova contaminate in Campania. L’Istituto Zooprofilattico, su 37 campionamenti verificati, ha  registrato due casi di uova al fipronil, non conformi alle regole. Si tratta di un’ insetticida che si usa contro pulci e zecche, le partite destinate al commercio, sono state, immediatamente sequestrate.

Tornano sul banco degli imputati le famose uova contaminate al fipronil, un’insetticida usato per combattere pulci e zecche, assolutamente pericoloso per l”uomo, in caso di eccessiva quantità. All‘Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, in virtù di accurati controlli sui campionamenti avicoli, sono stati registrati due casi di uova al fipronil. Questa volta i campioni provenivano proprio dalla nostra regione, la Campania, dopo gli altri due trovati positivi al veleno nelle Marche e nel Lazio.

Infatti a Benevento ed a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, in due centri specializzati per l’imballaggio, annessi ad allevamenti di ovaiole, sono stati scoperti i due casi di uova al fipronil, la sostanza sotto accusa. Tuttavia l’Istituto zooprofilattico ha confermato che i rischi per la salute umana erano minimi, in quanto  i due campioni analizzati  contenevano, rispettivamente 0,1 e 0,017 mg/kg di fipronil, mentre il limite massimo consentito è di  0,005 mg/kg. Molto più alto, invece, il tasso di tossicità acuta: 0,72 mg/kg.

Intanto le partite di uova che erano destinate all’abituale consumo sono state immediatamente tolte dal commercio ed i risultati delle analisi sono stati inviati alla Regione Campania, al servizio veterinario regionale ed alle Asl ed è stato disposto il sequestro sia dei centri di imballaggio che degli allevamenti annessi. Alla base del contagio potrebbe esserci un trattamento non legale  degli animali o, come avvenuto in Olanda, una contaminazione ambientale dovuta al trattamento del terreno in mancanza  di animali.

La Regione Campania, dal canto suo, ha già avuto un’intesa con il Ministero della Salute per trattare il caso in conformità  a quanto avvenuto in altre regioni italiane. I controlli non sono terminati ma proseguono su tutta la filiera per garantire la massima sicurezza alimentare dei prodotti e per  tutelare i cittadini consumatori della Campania, già duramente colpiti dagli eventi della terra dei fuochi.

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