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Malasanità, Napoli: i medici litigavano mentre mio figlio moriva

Malasanità, Napoli: “i medici litigavano mentre mio figlio moriva”

Malasanità: Antonio Scafuri un ragazzo di 23 anni, muore dopo aver atteso per ben 4 ore il trasferimento per una Tac. Raffaele Scafuri, padre di Antonio, ha sfogato all’agenzia Ansa tutto il suo dolore.

“Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare”.

Beatrice Lorenzin, ministra della salute ha disposto l’invio immediato di una  task force per accertamenti sull’ accaduto all’ospedale Loreto Mare di Napoli. La nota del ministero della Salute, indica che della task force fanno parte uomini dell’ Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, carabinieri Nas, e ispettori del ministero della Salute.

il giovane di Torre del Greco, Antonio di 23 anni, è morto dopo quattro ore di attesa in codice rosso, all’ospedale Loreto Mare di Napoli, dove era stato trasportato per le gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a Ercolano in provincia di Napoli.

E’ quanto rende noto il consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli che ha diffuso la denuncia presentata da Alfredo Pietroluongo responsabile del Pronto Soccorso del Loreto Mare di Napoli nella quale si specifica che si è verificata una “inosservanza ai più elementari doveri professionali”.

“Mio figlio è stato ammazzato. Mentre lui moriva, al pronto soccorso i “dottori” litigavano per decidere chi dovesse salire sull’ambulanza che doveva portare Antonio a fare una Angio Tac. Vogliamo la verità: chi ha ucciso questo ragazzo di 23 anni deve pagare”.

Raffaele, il papà di Antonio non si da pace e racconta nel pieno sconforto: “Siamo arrivati al Loreto Mare attorno alle 21.30 e siamo stati subito accolti e assistiti. Poi mio figlio è stato sistemato su un lettino in attesa di effettuare l’esame specifico per comprendere se vi fossero problemi ai vasi sanguigni. Su questo lettino è rimasto per ben 4 ore. Ho alzato la voce, ho urlato, e solo allora medici e infermieri si sono messi d’accordo, dopo che li avevamo visti anche litigare. Intanto Antonio moriva“.

Antonio Scafuri, a Torre del Greco lavorava come Barbiere. Un ragazzo di appena 23 anni, pieno di sogni e voglia di vivere, come lo descrivono gli smici e la sua fidanzata.

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