Amministrative: gli elettori italiani scelgono il centrodestra, astensionismo altissimo

Nel secondo turno delle elezioni Amministrative, gli elettori italiani scelgono il centrodestra, il Pd nettamente battuto, ma l’astensionismo è stato altissimo, solo il 46% alle urne.

Brutta batosta per il centrosinistra ai ballottaggi delle elezioni amministrative, tenutisi ieri in 111 comuni italiani. Su venti capoluoghi gli elettori italiani hanno espresso la loro preferenza, soltanto per quattro sindaci di sinistra, tutti gli altri sedici comuni, compreso Genova, roccaforte del partito democratico, oggi vedono al governo un rappresentante della destra.

In un certo senso gli elettori italiani hanno manifestato la volontà di cambiare, il desiderio di innovazione è stato forte, cosicchè si è puntati verso il centrodestra con la speranza che, ci siano, davvero, dei cambiamenti in questo nostro paese, pieno zeppo di problematiche.

Il Partito democratico del’ex premier Renzi, al primo turno, aveva definito i primi risultati come un sintomo passeggero, molti politici avevano evidenziato soltanto i successi del passato, senza pensare minimamente a quello che stava succedendo in questa tornata delle amministrative 2017.

Adesso il centrosinistra accusa la sconfitta. La svolta, in negativo, c’è stata soprattutto in quelle città in cui il PD governava da decenni: in Emilia, a Piacenza, la città “della Ditta”; in Toscana, a Pistoia, nei luoghi in cui Benigni diceva di voler bene a Berlinguer; in Liguria, a La Spezia, città portuale e operaia; fino in Lombardia, a Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia.

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Dal canto suo, il centrodestra fa sue città che solo fino a ieri avevano un primo cittadino di centrosinistra di varia estrazione. Oltre al capoluogo ligure, la coalizione formata da Forza Italia-Lega Nord-Fratelli d’Italia, trionfa ad Alessandria, Asti, Como, Lodi, Monza, La Spezia, Piacenza, Pistoia, Rieti, L’Aquila e Oristano.

A queste occorre aggiungere i tre capoluoghi che confermano un governo di centrodestra. Tranne  Frosinone, già riconquistata al primo turno, la destra  ha trionfato nuovamente a Verona, dove ha resistito alla scissione di Tosi con un volto completamente  nuovo come Federico Sboarina ed a Catanzaro e Gorizia dove sono stati rieletti  i sindaci uscenti Sergio Abramo e Rodolfo Ziberna.

Intanto Matteo Renzi non fa una piega e sembra volersi accontentare della vittoria  di Sergio Giordani a Padova, dove governava il leghista Massimo Bitonci e di Carlo Maria Salvemini a Lecce, solitamente di centrodestra che si sommano a quelle di Cuneo, Palermo e Taranto, però con candidati non di diretta promanazione del Pd e Lucca, in cui il successo è arrivato con un distacco di misura e con molta fatica.

Infine bisogna sottolineare la quasi scomparsa del Movimento cinque Stelle, uscito peraltro di scena da tutte le sfide più importanti, già al primo turno che, oggi raccoglie soltanto qualche briciola qua e là. Concludendo, non possiamo che registrare l’altissima percentuale degli astensionisti. Alle urne, infatti, si è recato soltanto il 46% degli elettori italiani aventi diritto.

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