Pietro Grasso presenta libro napoli
Grasso - Salluzzi - D'Amore - Ph Canzanella

Pietro Grasso: Storie di sangue, amici e fantasmi

PIETRO GRASSO, STORIE DI SANGUE, AMICI E FANTASMI…

Il Presidente del Senato Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia che per tanto tempo ha lavorato a fianco di Giovanni Falcone, a Napoli per presentare il suo libro, “Storie di sangue, amici e fantasmi” presso la libreria Feltrinelli.

Pietro Grasso, ci riporta in questo libro, venticinque anni dopo nella Palermo delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, nell’aula del Maxi processo, nei rifugi dei latitanti. Quando egli era magistrato in prima linea nella lotta alla mafia.

Il Presidente Pietro Grasso con la Signora Maria e Marco D'amore - Ph. Canzanella
Il Presidente Pietro Grasso con la Signora Maria e Marco D’amore – Ph. Canzanella

Sono intervenuti, l’attore Marco D’Amore che ha letto alcuni passi dell’opera letteraria di Grasso e la Giornalista televisiva Paola Salluzzi che ha dialogato con il presidente presentando il libro.

In questo libro dichiara Grasso :”Non la celebrazione di due eroi, ma la storia di due, semplici cittadini, persone per bene, che hanno ‘solo’ fatto il loro dovere. Perché nel fare il proprio dovere, c’è già un forte spirito rivoluzionario”.

Pietro Grasso con il piccolo marco
Il Presidente del Senato Pietro Grasso con il piccolo Marco – Ph. Canzanella

Momento toccante, quando durante la presentazione, il Presidente Grasso si commuove. Egli raccontava la vicenda, relativa alle rivelazioni di un pentito di mafia, che all’epoca dichiarava ci fosse la possibilità di un attentato, verso il proprio figlio Maurilio. Uno splendido ragazzino, presente in sala con la mamma attira l’attenzione del Presidente che vuole fargli omaggio di una copia del proprio libro con dedica, poiché era il più piccolo ospite presente.

Marco D'amore - Ph Canzanella
Marco D’amore legge alcuni passi del libro di Pietro Grasso – Ph Canzanella

E’ molto importante oggi, portare avanti Il messaggio di Falcone e Borsellino”. conclude l’autore del libro, “non due eroi, ma due amici “. “Da 25 anni, da quando Giovanni Falcone è stato ucciso dalla mafia, praticamente gli parlo tutti i giorni, gli chiedo consigli”. “Perché da allora sono cambiate tante cose, c’è meno omertà, i giovani chiedono ai genitori di prendere le distanze, ma la mafia c’è. E colpisce ancora“.

 

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