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Autobomba Isis in un’affollata gelateria a Baghdad, 13 morti e 24 feriti

Autobomba Isis gelateria Baghdad, 13 morti e 24 feriti 

Lo Stato del Califfato torna a seminare terrore ed a mietere morte.  Anche stavolta, come spesso è accaduto in passato, teatro dell’ennesima strage dell’Isis, l’Iraq e più precisamente Baghdad, dove un’autobomba posta davanti ad una nota gelateria del centro della città, che nel frattempo, si affollava di gente, è esplosa, causando la morte di tredici persone ed il ferimento di altre ventiquattro. Tra le vittime, purtroppo, anche diversi bambini.

La città di Baghdad era stata già colpita, a gennaio scorso, dall’esplosione di un’autobomba che provocò ben 39 vittime e 57 feriti. A distanza di meno di 5 mesi, la jihad è ritornata ad attaccare la capitale irachena, ancora attraverso un’ordigno esplosivo sistemato in una autovettura. Quest’ultima sarebbe stata comandata a distanza e fatta scoppiare solo nel momento in cui il locale si andava riempendo di avventori.

Si tratta di un nuovo attentato, a sfondo terroristico, rivendicato subito dopo dai militanti dell’Isis, che cade proprio nel mese sacro dell‘Islam, ormai divenuto il periodo preferito dai terroristi del Califfato per compiere i loro sanguinosi attentati. La capitale irachena è caduta nella paura, nel lutto e nel dolore. Un brutale episodio avvenuto solo tre giorni dopo l’inizio del Ramadan, ovvero il periodo di trenta giorni, durante il quale i musulmani usano digiunare nelle ore del giorno.

autobombaL’ennesimo atto jihadista nella capitale dell’Iraq giunge mentre le truppe irachene stanno scacciando i combattenti del sedicente Stato islamico dalle loro ultime roccaforti della città settentrionale di Mosul. Le forze irachene affermano che l’offensiva, che dura oramai da otto mesi, rappresenterà, finalmente, la fine dell’Isis in Iraq. Tuttavia il governo è convinto che il gruppo islamista aumenterà gli attentati in risposta alle sconfitte militari.

Intanto milizie sciite irachene, filo-iraniane sono giunte al confine con la Siria nel settore settentrionale tra Mosul, ex roccaforte dell’Isis, a nord dell’Iraq e Raqqa, capitale dello Stato islamico in Siria. Tale avvicinamento al confine con la Siria è stato programmato nel quadro dell’offensiva nella regione di Mosul. Le milizie sciite sono dirette verso i distretti di Qayrawan e Baaj.

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