La Lega Calcio rivoluziona il programma della serie A della prossima stagione

La Lega Calcio rivoluziona la serie A della prossima stagione

La Lega Calcio rivoluziona il programma della serie A della prossima stagione.

Una vera rivoluzione quella proposta dalla Lega Calcio, per quanto riguarda il programma settimanale della gare di massima serie per il prossimo campionato. Ovviamente le pressioni per rivoluzionare il calendario del week end di serie A non vengono esclusivamente dalla Lega Calcio, bensì dalle pay Tv che, oggi come oggi, dal momento che sborsano fior di quattrini per acquistare i diritti televisivi delle formazioni che partecipano al campionato, in particolare per quelle che hanno un folto bacino di utenza come Juventus, Milan o Napoli, impongono irrimediabilmente le loro scelte.

Lo stesso Presidente della Federcalcio, nonché commissario della Lega Calcio, Carlo Tavecchio, ha dichiarato ultimamente che il nostro campionato, per esigenze televisive deve seguire l’esempio della Liga spagnola. I diritti Tv rappresentano, ormai, la maggiore entrata delle squadre di A, per cui occorre sottostare al volere ed ai cambiamenti introdotti dalla Lega su incipit delle televisioni a pagamento. Alla luce di tali innovazioni il prossimo campionato italiano potrebbe diventare sempre più un torneo spezzatino, ovvero spalmato in più giorni della settimana e non più soltanto al sabato e alla domenica.

Infatti per la prossima stagione si prospetta una domenica pomeriggio assolutamente diversa per i calciofili italiani, con soltanto tre partite in programma alle 15 e tutte le altre suddivise in varie fasce orarie e poi altre gare di venerdì, di sabato e di lunedì. Al momento nulla è ancora ufficiale, dice Tavecchio, ma, in Spagna, funziona già così da tempo, ha concluso il massimo esponente della Lega Calcio.

Il nuovo programma calcistico si basa oltretutto anche sui fusi orari mondiali, in quanto le partite vengono trasmesse live in diversi paesi del mondo. L’idea è quella di far crescere il numero di slot orari in cui giocare le partite di campionato, in maniera tale da poter sfruttare la diretta televisiva in orari comodi anche per l’Asia, visto che proprio quello asiatico è un mercato su cui la Serie A deve trovare maggiore sviluppo.

Volendo seguire il modello della Liga spagnola si partirebbe il venerdì con una partita alle 20.45, poi il sabato tre gare, una alle 12,30, quindi un’altra alle 18.30 ed infine l’ultima alle 20.45. La domenica, come detto, solo tre match alle 15, e poi a seguire alle 18,30 e infine un altro alle 20.45. La giornata si chiuderebbe soltanto il lunedì con l’ultimo posticipo sempre alle 20,45, come del resto già avviene, adesso, quando le nostre squadre giocano di giovedì in Europa League. Siamo nel terzo millennio e le cose ovviamente cambiano ma come erano belli quei tempi in cui tutte le gare di serie A, B, e C si giocavano in contemporanea alle ore 15 della domenica, quando a raccontarle, via radio, erano i compianti Enrico Ameri e Sandro Ciotti.

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