Venerdì 17, una vera mazzata per gli scaramantici

Venerdì 17, una vera mazzata per gli scaramantici!

Venerdì 17, una vera mazzata per gli scaramantici!

Oggi è venerdì 17 e per giunta siamo nel 2017, niente di più terribile per gli scaramantici che non perdono mai l’occasione per fare gli scongiuri o toccare ferro in una giornata come quella odierna. Il numero 17 è già di per sé un numero sfortunato se poi ci mettiamo pure il fatto che è venerdì, è tutto dire.

Infatti il “venerdì 17” è un giorno ritenuto particolarmente sfortunato secondo la tradizione popolare, sia  in Italia, che in altri paesi di origine greco-latina, come succede per il martedì 13 nei paesi anglosassoni. Ma vediamo le origini di questa credenza che risale ai tempi antichissimi: la negatività del venerdì, peraltro giorno nefasto nella Bibbia perché associato alla morte di Gesù Cristo, si unisce al numero 17, odiato dai seguaci del matematico Pitagora poiché messo tra il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6. Per di più, andando a rivisitare le tradizioni e le usanze degli antichi romani, notiamo che sulle tombe dei defunti era abbastanza comune la scritta “VIXI” che in latino significa “vissi” ed è in pratica lo stesso di “sono morto”, in realtà VIXI risulta infatti l’anagramma di “XVII” che rappresenta il numero 17 nel sistema di numerazione romano.

Gli italiani, per non parlare dei napoletani, sono per la maggior parte molto scaramantici come si evince dalle statistiche, per esempio, dei voli in partenza di venerdì 17. Questi ultimi subiscono un calo del 31% rispetto a qualunque altro venerdì. Alcuni alberghi italiani non hanno la stanza numero 17, così come alcune compagnie aeree non prevedono la fila 17. Talvolta le superstizioni sono così radicate nella cultura dei popoli, da arrivare ad influenzarne persino le abitudini in qualsiasi ambito. Coloro i quali, per motivi personali o di lavoro, sono obbligati a salire, ugualmente, a bordo di un aereo in questa data poco piacevole non possono far altro che affidarsi ad un amuleto portafortuna come il classico corno rosso usato a Napoli.

Riguardo gli amuleti, la fantasia è però molto varia, spazia infatti, come accennato, dal cornetto rosso napoletano o il quadrifoglio, ad altri più oggetti più ingombranti come il ferro di cavallo. Molto diffusi, però, anche gli oggetti con i colori della squadra del cuore, in particolare da portare allo stadio o raffiguranti coccinelle, elefanti e civette.

Superstizione o scaramanzia che dir si voglia, tutti se la portano dietro ed in questo 2017, di venerdì 17, oltre a quello di febbraio e ad quello di oggi ce ne sarà un altro a novembre, per un nuovo giorno all’insegna del non è vero ma ci credo

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