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Femminicidio. Quarantaseienne uccide a coltellate la moglie ad Iglesias

Ancora un femminicidio, stavolta in Sardegna, il marito uccide la moglie a coltellate.

Purtroppo un ennesimo caso di femminicidio si è verificato ieri sera ad Iglesias, una cittadina della provincia a sud della Sardegna. Una giovane di trentadue anni è stata accoltellata dal marito quarantaseienne, in presenza dei tre bambini della coppia. La donna, Federica Madau, originaria di San Gavino Monreale, trasportata in ospedale è però spirata a causa delle numerose ferite riportate, in particolare alla gola. Pare che tra i due sia scoppiata una violenta lite, probabilmente per motivi di gelosia che ha portato il quarantaseienne, in uno scatto d’ira, a prendere un coltello da cucina e colpire la compagna con diversi fendenti al corpo ed alla gola, che poco dopo hanno procurato la morte della giovane.

Il brutale omicidio è avvenuto sotto gli occhi terrorizzati dei tre figlioletti che, increduli, hanno dovuto assistere inermi a quella scena agghiacciante. Dalle indagini è emerso che l’uomo, Gianni Murru, ex tabaccaio della cittadina sarda, da tempo era in rottura con la vittima, accusata di non badare come si deve ai figli e di non essergli fedele. I vicini hanno dichiarato che spesso e volentieri hanno udito litigare la coppia. Inoltre sembra che l’uomo avesse già più volte minacciato ed aggredito la compagna. Poi ieri sera, intorno alle 20,30, nell’abitazione della coppia, sita nel pieno centro di Iglesias, si è inscenata l’ennesima furibonda lite, durante la quale marito e moglie hanno cominciato ad urlare così tanto da attirare l’attenzione dei vicini, che accortisi della gravità della situazione hanno immediatamente chiamato la polizia.

All’arrivo delle forze dell’ordine, però la tragedia era ormai compiuta, l’uomo si trovava ancora vicino al corpo della donna, con il coltello tra le mani. Lo stesso marito della giovane, aveva telefonato poco prima al 113 per confessare il femminicidio appena commesso. La coppia aveva tre figli, tutti minori, ma il matrimonio era in crisi, anche perché il quarantaseienne era divenuto aggressivo e violento, al punto tale che la donna era intenzionata a chiedere la separazione. Tuttora non sono ancora note le cause ufficiali dell’ultimo litigio, però la gelosia dell’uomo pare sia stato il movente più plausibile dell’omicidio.

Si tratta dell’ennesimo caso di femminicidio verificatosi nel territorio italiano, purtroppo solo l’anno scorso ce ne sono stati ben 120. Un numero impressionante che induce a riflettere. Le donne rimangono sempre più spesso vittime della violenza maschile proprio all’interno delle proprie case, dove regna incontrastato il maschilismo e la sopraffazione.
Oltre che di una battaglia sociale e del bisogno, evidente, di prevenzione, bisognerebbe portare avanti un serio programma di educazione culturale volto a proteggere ed emancipare i rapporti di coppia; Creare, quindi, uno spazio di riflessione su queste problematiche, cosicché si possa sollevare il tema della violenza maschile dal contesto privato, dal terreno della malattia o da quello del disagio mentale per analizzarlo come problema sociale e culturale.

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