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C’era una volta un napoletano e un giapponese…

C’era una volta un napoletano e un giapponese, la pizza “fusion” a Napoli.

Le foto parlano, le foto raccontano, emettendo un gorgoglìo di voci che evocano ricordi, successi e momenti di felicità. E’ quello che abbiamo provato all’interno della struttura “L’arte della pizza”, un locale con una lunga storia alle spalle nel quartiere Vomero a Napoli.

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Il caratteristico locale é gestito, da circa vent’anni, dal simpatico e goliardico Vincenzo. Figlio del celebre e pluripremiato Cav. Gaetano Esposito. Abbiamo conversato a lungo con Vincenzo il quale ci ha raccontato numerosi aneddoti collegati alla sua famiglia di pizzaioli storici.

Una famiglia che vanta ben 150 anni di tradizione. Vincenzo ci parla delle corse in motorino, da Bagnoli a Posillipo, per consegnare la tanto amata pizza margherita a Diego Armando Maradona e dei molteplici successi, premi e riconoscimenti ricevuti dal celebre padre Gaetano. Il quale oltre a essere stato nominato Cavaliere del Lavoro ed ancora, Pizzaiolo Storico da ben due Presidenti della Repubblica Italiana, Scalfaro e Napolitano, è stato ricevuto anche da Sua Santità il Papa.

Inoltre, continuando la nostra piacevole conversazione con Vincenzo, scopriamo addirittura, che il papà Gaetano é considerato attualmente una vera e propria star in Giappone con tanto di locali aperti a suo nome ed in suo onore.

A proposito di Sol Levante… il caffè ce lo porge, con garbo e compostezza, un simpatico ragazzo giapponese. Si tratta di Yasunobu Horìe, 34enne di Tokyo, che collabora amabilmente, con grande impegno e creatività con il buon Vincenzo Esposito. Tra battute a bruciapelo e gag degne del miglior teatro napoletano, Vincenzo e Yasunobu allietano la nostra breve visita, presentandoci in degustazione, due gustosissime creazioni pizzaiole.

Deliziosa la pizza con mortadella, crema di pistacchi e provola. Notevole é l’impasto che risulta essere di ottima digeribilità. Più che interessante si rivela la scelta degli ingredienti tutti di qualità, che al palato, si dimostrano ben assemblati e saporiti.

Una menzione speciale va alla pizza “Yasu” del compito chef giapponese Yasunobu, gli ingredienti da lui utilizzati: salsa di soia, salsa wasabi, insalata verde con rucola, limone e salmone affumicato, rendono il tutto meravigliosamente “fusion”, nuovo e decisamente gustoso. Si tratta di una proposta gastronomica di cui sentiremo certamente parlare in futuro.

Salutiamo il duo di singolari e quantomai “esotici” pizzaioli napoletano e giapponese, consapevoli di congedarci da una prestigiosa realtà, in cui la pizza pare essere soltanto il punto di partenza di nuovi traguardi e la conferma un meraviglioso arco di storia lungo più di un secolo.

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