Insigne e Calljon regolano la pratica Milan

Insigne e Callejon regolano la pratica Milan

Insigne e Callejon regolano la pratica Milan

Grazie alle reti di Insigne e Callejon il Napoli, ieri sera, ha battuto il Milan, al Meazza, nel secondo anticipo del ventunesimo turno di serie A. L’approccio degli azzurri alla gara è stato, a dir poco, eccezionale; fin dai primi minuti si è vista una netta superiorità da parte della squadra di Sarri che fa dell’attacco la sua arma migliore. Al sesto di gioco gli ospiti erano già in vantaggio, in virtù di un contropiede micidiale condotto da Mertens, il quale involandosi sulla fascia destra come una lepre vedeva con la coda dell’occhio Insigne, dall’altra parte e gli forniva un assist al bacio che lo scugnizzo di Frattamaggiore sfruttava nel miglior de modi, insaccando, appena entrato in area di rigore, alle spalle di Donnarumma,

Ma le avvisaglie della pericolosità del Napoli già c’erano state dopo soli tre minuti dal fischio d’inizio, quando il folletto belga veniva atterrato nei sedici metri rossoneri da Paletta. Rigore sacrosanto negato da un mediocre Rocchi che non è stato all’altezza di un match così importante. Poco male perchè gli azzurri davano l’impressione di poter sfondare in qualsiasi momento, tanto è vero che riuscivano a raddoppiare il vantaggio con Callejon, servito ancora una volta, da Mertens, già al minuto nove. O a 2 pesantissimo per gli uomini di Montella, storditi da un inizio folgorante della formazione partenopea, la quale per una mezz’ora buona dava lezioni di calcio, mancando persino il colpo del k o, manco a dirlo sempre con il piccolo attaccante dell nazionale belga che, solo davanti al portiere milanista, sferrava un  tiro sbilenco ed innocuo che finiva tra le mani di un incredulo Donnarumma.

A quel punto scampato il pericolo, i padroni di casa avevano una reazione d’orgoglio, complice pure un piccolo calo degli avversari, i quali regalavano a Kucka il pallone per dimezzare lo svantaggio. Partita riaperta e ripresa che si annunciava molto infuocata. Nel secondo tempo il Napoli è rientrato in campo con la stessa svagatezza con cui aveva finito il primo. Un atteggiamento inspiegabile figlio però anche del nuovo atteggiamento rossonero: propositivo, reattivo, denso di motivazioni. Un altro piglio quello del Milan che dopo due minuti spediva con Pasalic, di testa sull’incrocio dei pali a difesa azzurra praticamente immobile e pochi secondi dopo il croato sbagliava un assist facilissimo per Bacca che si sarebbe trovato faccia  faccia con Reina. Napoli in netta difficoltà perché sbagliava una grande quantità di appoggi, anche semplici, che impedivano le ripartenze e allo stesso tempo davano coraggio al Milan. La prima reazione vera degli azzurri arrivava al 25’ ancora con Mertens, che tentava un destro a giro su cui l’estremo difensore rossonero compiva un mezzo miracolo. Dopo quest’ultimo sussulto succedeva poco o niente visto che il Milan perdeva la spinta propulsiva che gli aveva permesso di prendere il sopravvento per molti minuti ed il Napoli non correva più grandi rischi.

Mattatore della serata, senza dubbio Mertens, anche se poteva far meglio nell’occasione grandissima capitatagli nel rimo tempo che poteva portare il Napoli sul 3 a 0. Molto bene anche Insigne sempre pungente e combattivo. In difesa nonostante la febbre c’è da rimarcare una buonissima prova di Albiol, assoluto padrone della sua area di rigore. In ombra Hamsik e Jorgihno.

 

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