Capri Hollywood Film Festival: “Mamma non vuole” il corto di Antonio Pisu

Mamma non vuole” al Capri Hollywood Film Festival

Il corto del regista Antonio Pisu, prodotto e interpretato da Amedeo Gagliardi con la partecipazione di Giancarlo Giannini, incanta in sala Carlo Vanzina e tutti gli addetti ai lavori.

Una storia vera che vede protagonista un papà al quale non è permesso di vedere il proprio figlio. “Mamma non vuole”, questo il titolo di un cortometraggio proiettato in anteprima internazionale al Capri Hollywood Film Festival appena concluso.

Il lavoro ha ricevuto applausi e grandi riscontri anche dagli addetti ai lavori come il produttore e regista Carlo Vanzina e l’attore Sebastiano Somma.

Capri Hollywood Film Festival - mamma non vuole-Florinda Vicari, Carlo Vanzina, Amedeo Gagliardi

Il cortometraggio diretto dal regista Antonio Pisu e prodotto ed interpretato da Amedeo Gagliardi, con attori del calibro di Giancarlo Giannini, Naike Rivelli, Florinda Vicari, Ninni Salerno, Fabio Ferrari, Niccolò Centioni e Brigitta Kocsis, ha come soggetto un tema molto delicato, quello della PAS (Parental Alienation Syndrome), la sindrome da alienazione genitoriale che coinvolge i figli dei genitori separati, sviluppandosi nel contesto dei conflitti per la custodia degli stessi.

Il film corto proposto dal produttore salernitano Amedeo Gagliardi, racconta la storia vera di un padre, interpretato dallo stesso Amedeo Gagliardi, al quale non è permesso vedere il proprio figlio da 6 anni e mezzo. Il problema della vacatio giuridica diventa così, un atto di denuncia che parte proprio dalla Campania che registra una casistica con alti numeri.

Purtroppo la mia, oltre ad essere un’opera cinematografica, è una testimonianza diretta avendo vissuto sulla mia pelle un’esperienza come quella descritta nel film  – esordisce Amedeo Gagliardi – Il progetto proposto nel mio corto, in attesa di realizzare un lungometraggio, intende essere un manifesto culturale che deve sensibilizzare tutti coloro che hanno in mano le governance legislative e devono garantire nella forma più equa le soluzioni migliori per i figli e per i genitori. Solo in Italia sono oltre 2 milioni i papà, ai quali si aggiungono i figli per un totale di circa 5 milioni di soggetti, coinvolti sul tema e questo dato cresce in maniera esponenziale se consideriamo il coinvolgimento di tutti i gradi di parentela come: suoceri, nonni e zii. In Italia la legislazione è carente sul tema e da anni libere associazioni cercano di portare nelle sedi istituzionali il tema affinché sia regolamentato in modo efficace, con il mio contributo cinematografico e sfruttando la forza di divulgazione sociale che il cinema ha, spero di far emergere maggiormente il problema e magari auspicando una seria riflessione delle Istituzioni che devono legiferare in materia”.

Il tema sociale proposto nel corto “Mamma non Vuole” presentato al Capri Hollywood Film Festival, evidenzia in Italia una altissima percentuale, circa il 45%, delle coppie che si separa generando sui figli impatti emotivi che incideranno sulla loro crescita.

Una statistica ISTAT indica che ogni 3 minuti una coppia si separa e ogni 7 minuti un figlio viene ingiustamente allontanato da un suo genitore, ma i numeri diventano incredibili anche per le tasche dello Stato.

La gestione di questa problematica comporta un costo medio giornaliero per ogni bambino di circa 200 euro, moltiplicando queste diarie ne consegue che ogni giorno la spesa Statale impiega da 2.240.000 a 9.600.000 euro che complessivamente, in un anno, può variare da 817 milioni di euro a oltre 3 miliardi di euro.

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