cannolo di graffa napoletano

Cannolo di Graffa, ennesima golosità Napoletana

Cannolo di Graffa, ennesima golosità Napoletana
Le graffe napoletane sono uno dei dolci più amati della tradizione gastronomica partenopea. Ad ogni modo nonostante l’indiscusso primato che detiene Napoli nella produzione di tale prelibatezza, questo dolce non ha radici campane bensì teutoniche.
Ebbene sì, il termine tedesco “krapfen”, da cui deriva la parola italiana “graffa”, risale alla fine del diciassettesimo secolo ed è collegabile ad una pasticcera della Germania Centrale chiamata Cecilia Krapf.
A proposito di graffa, oggi vi presentiamo un interessante oltre che squisito ibrido. Si tratta del cannolo di graffa. Un anello soffice, dolcissimo ed ultra calorico che viene fritto e decorato con lo zucchero.
E’ praticamente impossibile non impazzire per questo dolcissimo anello soffice ripieno, il cui impasto di farina, uova e lievito viene fritto e decorato con lo zucchero. Ed è anche relativamente alla storia del cannolo, che si risale al mondo delle donne, in particolare a quelle saracene.
Ci riferiamo dominazione islamica della Sicilia, negli anni 827 al 1072. Si narra infatti che che furono per prime le donne dell’Harem  del Castello delle Donne del signore dell’allora Qal’at al-Nissa (Caltanissetta), le creatrici dell’amatissima leccornia, le inventrici della ricetta. In questo luogo, gli emiri saraceni conservavano i i propri harem e fu proprio lì che le donne inventarono il cannolo, probabilmente come omaggio fallico ai propri uomini.
Tra le tante versioni golose del cannolo di graffa, consigliamo quella della Pasticceria Capriccio nel centro storico di Napoli. Si tratta di graffe inserite dentro cannoli ripieni di crema pasticcera.

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